Scorciati
Il sigaro risulta un’interessante ed apprezzabile novità nel panorama del sigaro italiano per molteplici aspetti. Innanzitutto perché tutte le fasi di lavorazione, dal seme alla realizzazione del prodotto finale, sono legate alla zona di San Sepolcro (AR), nel cuore della Val Tiberina. E’ la prima volta che viene realizzato un sigaro “puro” (in questo caso, fascia e ripieno) con tabacchi tutti provenienti dalla stessa zona di coltivazione. Altra peculiarità degna di nota è il ripieno, che per la prima volta in un sigaro Kentucky è long filler: all’interno del sigaro non vi è tabacco battuto, ma ritagli di foglia intera.
Visivamente lo “scorciato” presenta una a foglia di fascia, molto “rustica”, con venature molto pronunciate, a crudo sono percepibili aromi di gomma naturale, terra, cuoio e torba. Una volta acceso il sigaro risulta bilanciato fra i sapori dolce e acido, solo verso la fine della fumata si innesta una leggera nota amarognola. Per quanto riguarda invece gli aromi sviluppati in fumata, si segnala una interessante e ben marcata nota di cacao, che si fonde con un’importante impronta di cuoio e, sullo sfondo, aromi di gomma e torba (lievi). Nonostante la costruzione long filler faccia ipotizzare una possibile evoluzione della fumata, non vi sono significative differenze con prodotti short filler. Tuttavia, è da segnalare come il classico sapore fortemente amaricante che si avverte in chiusura delle fumate di prodotti Kentucky è ridotta di molta, consentendo al fruitore di continuare a gustare il sigaro fin dove più gli aggrada
