Nostrano del Brenta – Il Benedettino

Il Benedettino, new entry della famiglia nostrano del brenta, si differenzia dagli altri prodotti della famiglia per un duplice motivo: la lunghezza maggiore rispettp agli altri prodotti della casa , pari a 173mm circa e soprattutto la miscela di Tabacchi utilizzati cioè Nostrano “apicali” invecchiati tra i 3 ed i 5 anni ed arricchita nel ripieno da un tabacco havanna Sudamericano, antico padre del seme Nostrano Del Brenta, scelto in base al suo carattere aromatico ed alla sua particolare forza. Sia la fascia che la sottofascia sono caratterizzate dall’aver subito una doppia fermentazione, prima in foglia e quindi a sigaro finito.
Visivamente la foglia di fascia è luminosa, dalla tonalità marrone chiaro, con riflessi rossi. Al tatto il Benedettino è abbastanza liscio, con venature poco evidenti. Ottima la costruzione.
A crudo spiccano aromi intensi e franchi di paglia, accompagnati da lievi note di caffè e con una nota di miele più marcata. Mancano quelle sfumature più verdi ed erbacee, a tratti quasi floreali, che ritroviamo nel Doge.
Acceso esibisce o un palette discretamente complessa, nella quale ritroviamo, oltre alla paglia iniziale anche più nobile sentori legnosi e accordi tostati che richiamano il caffè e accenti amarognoli, quasi mandorlati, percepibili anche al gusto. Gusto sospeso tra note amare e dolciastre, che rendono il sigaro nel complesso ben equilibrato e non banale. Tiraggio e combustione sono perfetti. La forza è leggera (1,5/5).
Con il prosieguo della fumata gli aromi virano verso note di spezie, legno e frutta secca (che si intensifica), tutte di buona intensità, con una nuance di cacao appena accennata. La forza incrementa lievemente, divenendo medio – leggera (2/5).
La cenere è decisamente chiara, grigio perlacea, uniforme ma non particolarmente compatta.
Si distingue dagli altri sigari della gamma, per un carattere più spigliato, più piccante, forse anche un poco più spigoloso. Rispetto a Doge, Ducale o anche Sestiere, l’evoluzione è più marcata e segnata dal sopraggiungere di note speziate e dall’intensificarsi del caffè e del cacao.
In conclusione il Benedettino restituisce una fumata poco impegnativa ma niente affatto banale, in particolare per gli aromi sviluppati.